venerdì 4 novembre 2011

Come un puzzle

Immagine tratta dal web
Ho sempre pensato che le persone siano come delle tessere dei puzzle. Mi spiego.
A volte è strano notare come le persone con cui andiamo d'accordo abbiano delle affinità con persone che non hanno proprio niente in comune con noi.
A prima vista non ce ne facciamo una ragione. Come può andare d'accordo con noi e contemporaneamente con altra gente lontana anni luce da noi.
E qui parte la mia teoria. Siamo come delle tessere di un puzzle. Ci incastriamo perfettamente con le tessere tutto attorno a noi, ma non abbiamo nessun contatto con quelle attigue, quelle appunto che si incastrano perfettamente con altre tessere, più lontane.
Perché dico questo? Perché a volte si vorrebbe rispecchiarsi un po' nelle persone che ci stanno di fronte e si vorrebbero trovare persone fin troppo simili a noi. Ma non è così. E' giusto trovare il lato buono, o che apprezziamo, negli altri. Troppo spesso la gente si allontana, perché non accetta nella sua totalità le altre persone.
Con il tempo, invece, ho imparato a prendere le qualità che mi piacciono nelle persone e ad apprezzarle così come sono.

11 commenti:

  1. mmm... teoria da studiare... vuol dire che con il "pezzo di puzzle" che si incastra al pezzo incastrato a te, ma dal lato opposto, tu non puoi avere niente in comune? Scusa, non ho capito nemmeno io quello che ho detto... ci medito e mi riservo di dire qualcosa di sensato in altro momento... ciao!

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  2. Ma sì, dai! Non ti capita mai di pensare che qualche amica di una tua amica non abbia proprio niente a che fare con te? Che proprio non ti va? A me sì. E l'esempio del puzzle calza a pennello.

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  3. Teoria interessantissima. Ogni puzzle ha lati con incastro diverso e si incastra perfettamente solo con un pezzo per lato. Ma tutti insieme però formano un disegno. Mi piace sta cosa. Ti seguo. Ciao!

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  4. "Ma tutti insieme fanno un disegno". Mi piace questa conclusione. Passo a trovarti. Ciao.

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  5. Ho notato una cosa diversa invece: alcune amiche (o presunte tali) sparlavano con me di loro amiche (l'altra tessera del puzzle) proprio facendomi notare le differenze abissali che c'erano tra me e le altre tessere. Poi un giorno mi son resa conto che il giochetto valeva per tutte: con me si sparla di una, con quella dell'altra e ovviamente di me con le altre. Anche qs. torna, no? Mai successo? Son puzzle a incastro forzato. In qs. caso sei tollerante e apprezzi il bello delle persone o ti sganci?

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  6. Hai detto bene, amiche o presunte tali, cioè quelle non sono amiche.
    Non credere che sia (o meglio creda di essere) la persona più giusta del mondo. Ho solo notato che con il tempo ho imparato a lasciar perdere le cose negative, perché altrimenti una persona non ti andrà mai bene al 100%. Una volta ero veramente selettiva. Poi dipende anche dalle cose negative. Ad esempio le mie colleghe dette mummie (ne ho parlato in qualche vecchio post), non riesco proprio a digerirle. A tutto c'è un limite!
    Buona giornata.

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  7. Hai perfettamente ragione.Come in un puzzle,in cui solo uno dei 4 lati si incastra,così nella vita reale può esserci un solo lato del carattere di una persona che apprezziamo davvero,mentre gli altri 3 non ci vanno tanto a genio,ma va bene così.Teoria perfetta direi.Grande Alice!

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  8. Ciao, mi è davvero piaciuto il tuo blog, ne ho fatto anche io uno, un paio di giorni fa, e non ci capisco ancora nulla!!!
    Mi sono permessa di inserire il link del tuo.
    Ti stimo, sorella!

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  9. Puoi mandarmi un messaggio con l'indirizzo del tuo blog? (selezionando Nome/URL)? Io ho iniziato da poco, non sono molto esperta, ma se vuoi posso darti qualche dritta, se hai domande. Ma... non è che ci conosciamo? Ho una specie di presentimento!

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  10. Scusa non volevo dire messaggio ma un altro commento... sono un po' fusa stasera.

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