domenica 27 ottobre 2013

Sguardi nel tempo

Una serata
da sola in macchina
e la radio che va



e i pensieri corrono veloci
vanno dove c'erano silenzi che non venivano indagati
e dove c'erano sguardi velati che non venivano notati

un filo rosso lega i ricordi al presente

e tra le non-abilità
spunta la ricerca del varco
per attraversare silenzi simili
e occhi velati non solo notati
ma anche accentuati, provocati

fino a risolversi in un abbraccio
timido ma consapevole

e allora la malinconia si stempera
perché quegli sguardi finalmente si incontrano
e trovano consolazione al di là del tempo

E per entrambe vale
"I see your true colours
shining through"

lunedì 21 ottobre 2013

CV - come affrontarlo al meglio

Nelle ultime settimane ho partecipato a tre incontri con la società di formazione/selezione del personale che ci sta seguendo nel percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.
Una simpatica, ma soprattutto competente psicologa ci ha illustrato le regole per scrivere e inviare un curriculum efficace, concludendo con la preparazione del colloquio di lavoro.

Ritenendomi fortunata di avere l'opportunità di ricevere queste consulenze gratis, vorrei condividerle con quanti si ritrovano alla ricerca di un lavoro.

venerdì 11 ottobre 2013

Mamma mia!


Metti che siano due anni che hai voglia di andare in Inghilterra (e soprattutto in Cornovaglia).

mercoledì 9 ottobre 2013

Di biscotti, calciatori e cestisti in erba

Stasera, a tavola, ci eravamo attardati il piccolo atleta ed io.
Mentre finivamo di mangiare abbiamo visto la pubblicità dei noti biscotti, dove c'è il noto calciatore che conforta e incoraggia il piccolo calciatore, dicendogli “E’ proprio quando non va, che devi riprovarci, perché in campo non sei mai solo e vedrai che la palla che aspetti, arriva anche all’ultimo minuto”

giovedì 3 ottobre 2013

Tragedie e mali italiani

Una volta tanto, vedere gli Stati Uniti litigare per difendere gli interessi di parte, mi fa sentire meno sola. Non rido delle disgrazie altrui, per carità, ma l'impasse che stanno passando ha un che di familiare e una volta tanto l'Italia non c'entra niente.

Una cosa che mi fa sentire meno fiera di essere veneta, invece, è l'accusa rivolta dal leghista alla presidente della Camera e al ministro per l'integrazione dopo l'enorme tragedia al largo di Lampedusa. Dice che è colpa loro se è successo quello che è successo, che l'Italia fa di tutto per attirare queste persone.

Ora, non sono io che so e devo risolvere questa difficile questione, ma sarebbe ora che l'Europa si prendesse carico di questa situazione, che è un po' troppo comodo lasciarci qui, al fronte, in prima linea e da soli ad affrontare un problema umanitario.

Ma, nel frattempo, cosa facciamo? Dovremmo forse comportarci come Malta che si è rifiutata di dare soccorso a una nave di migranti?

Non so come la pensate, ma sono convinta che prima di tutto si debba cercare di salvarli e, una volta tanto, sarò retorica, ma sono fiera di essere italiana.

mercoledì 2 ottobre 2013

Genitori senza sensi di colpa: la coerenza

Secondo appuntamento dell'iniziativa di La solita Simonetta che ha preso spunto dal saggio Genitori senza sensi di colpa di Harley A. Rotbart e da un capitolo in particolare: Cosa cercano in voi i figli.
Secondo l'autore ci sarebbero otto elementi essenziali e necessari ai bambini per diventare adulti felici e realizzati.
Oggi si parla di coerenza.

Citazione: I genitori devono essere in sintonia. Niente tattiche da poliziotto buono e poliziotto cattivo, quindi. Trasmettere un messaggio univoco ai vostri figli come genitori, non in modo distinto come mamma e papà. La coerenza implica che i valori importanti siano davvero tali, e non possano essere modificati con disinvoltura o per convenienza.

Beccata! Ma proprio di coerenza si doveva parlare? No, perché nella mia famiglia, la coerenza non è di casa. O meglio, i valori importanti sono comuni, i valori di base tengono unita la famiglia, non si discute sull'onestà e sulla sincerità....beh almeno dalla nostra parte, mentre i figli ogni tanto si prendono qualche licenza e in questo ci trovano uniti a ribadire i concetti.
E' sulle piccole cose che casca l'asino. Ci sono punizioni che si perdono per dimenticanza (ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale) ed era spassoso mio figlio che fino a qualche tempo fa mi ricordava che era in punizione! (adesso non lo fa più e non capisco il perché ;) !) La distrazione sarà un' attenuante? Mah!
E poi ci sono le piccole grandi lotte, di solito a tavola, dove capita che i due genitori si dissocino uno dall'altra. E' un errore che facciamo entrambi. A volte, siamo talmente presi dalle rispettive tesi che perdiamo l'univocità del messaggio e quando ce ne rendiamo conto è troppo tardi. E' che non è semplice e forse neanche tanto giusto pensarla sempre allo stesso modo, abbiamo comunque due teste e spesso viene spontaneo affrontare i  problemi in modo diverso.

Ok ho capito, provvederò a procurarmi una scorta di coerenza, da mettere lì nel frigo insieme al latte che ieri mi sono dimenticata di comprare (madre degenere! Ma comunque per stamattina bastava, eh)
Cosa dite, c'è speranza?