Posso partecipare all'iniziativa La solita? Sì lo so, sono un po' in ritardo, ma sono giornate campali queste.
La solita Simonetta ha indetto un'iniziativa prendendo spunto dal saggio Genitori senza sensi di colpa di Harley A. Rotbart e da un capitolo in particolare: Cosa cercano in voi i figli.
Secondo l'autore ci sarebbero otto elementi essenziali e necessari ai bambini per diventare adulti felici e realizzati.
Il primo è la sicurezza.
I bambini devono sentirsi al sicuro. Ciò significa fornire loro il necessario per vivere: un tetto, cibo, vestiti, cure mediche e protezione da qualsiasi minaccia.
Secondo l'autore ci sarebbero otto elementi essenziali e necessari ai bambini per diventare adulti felici e realizzati.
Il primo è la sicurezza.
I bambini devono sentirsi al sicuro. Ciò significa fornire loro il necessario per vivere: un tetto, cibo, vestiti, cure mediche e protezione da qualsiasi minaccia.
Premetto che di base non so cosa cerchino in noi i nostri figli e proprio stasera ha avuto la riprova che tutte le buoni intenzioni non sempre vengono interpretate nel modo corretto.
Ma se di sicurezza si parla, credo, una volta tanto, di aver sempre fatto del mio meglio per garantirla ai miei figli. L'aspetto più facile è quello materiale e qui mi sento tanquilla. Non è mancato niente, perfino il saper rinunciare a quelli che erano solo capricci del momento, alternato a desideri realizzati, perché ogni tanto ci vuole.
L'aspetto più difficile invece è proteggerli da qualsiasi minaccia che in alcuni casi può voler dire anche da sè stessi e dagli sbalzi di umore. E' come un viaggio interminabile sulle montagne russe. Da nausea.
E non ti ha insegnato nessuno come si fa, e fai tanti sbagli, non sei la mamma che sa capire, anzi non capisci niente e urli un po' troppo, non sai affrontare i problemi nel modo giusto.
E trovi il modo di chiedere scusa e quando la tempesta è passata, perché passa sempre, ti becchi anche un abbraccio e un bacio stampato su una guancia.
Poi, pensi che quando cominci a scrivere non sai mai dove andrai a parare. E pensare che volevi parlare del pericolo di lasciarli andare in giro da soli, magari in bicicletta.
Ma a volte è la vita a toglierti la penna di mano e a scrivere per conto suo.