sabato 15 febbraio 2014

Motivazione, apprendimento e ottusità




Giorni fa mia figlia, che sta attraversando un periodo burrascoso, - quella cosa chiamata adolescenza, ricordate? - mi ha detto:

A me non piace dover studiare un argomento per poi ripeterlo ai professori, mi piacerebbe studiare quello che mi interessa e farlo per me.

E' un periodo difficile. E' dura convincerla a farsi piacere un po' di più il sistema, quando ogni giorno succedono cose che le danno ragione e io non so più cosa dire, per cercare di convincerla del contrario.
Nel pezzo di carta in sè e al valore del voto per il voto, non ci ho mai creduto neanch'io, ma devo trovare il modo per farle ritrovare la bellezza del conoscere, anche se, a onor del vero, la sua curiosità è viva e si dirige verso le cose che la colpiscono e le interessano. Ma, siamo realisti, per la scuola non basta.

E oggi, tramite questo sito C+B, mi sono imbattuta in questo motto, preso da skillshare.com:

Education is what someone tells you to do. Learning is what you do for yourself.
L’istruzione è quello che qualcuno ti dice di fare. L’apprendimento è quello che fai per te stesso.

Ed è quello che mi auguro: che possa prima o poi trovare chi l'accompagni in quel meraviglioso viaggio che è apprendere, imparare. Un viaggio che non finisce mai, nemmeno con quel pezzo di carta in mano.



20 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Credo che tua figlia sia semplicemente intelligente e che sia una persona che sappia ragionare con la sua testa e credo che non debba abbassare la testa a questo sistema, comprendo la scuola in questo sistema a le sue necessità ma credo che tua figlia dimostri una sua personalità ben definita che vale più di tutto e nella vita farà quello che desidererà fare grazie alla sua determinazione.Tua figlia non ha perso la voglia di conoscere ma dimostra benissimo come quando e perchè desidera "imparare".Credo che per tua figlia una scuola libertaria sarebbe stata la scuola per lei.
    Ti invio il link a questo blog http://scuolalibertaria.blogspot.com/ io trovo che l'autore Edmondo sia una persona davvero speciale oltre che ad essere tale anche come professore.
    Condividere con lui questo problema potrebbe aiutarti.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Carolina, ma sai quante volte, spossata, penso che sarebbe tutto più facile se non si facesse certe domande? Non si può definire determinata, o forse sì in un modo tutto suo, ma è ancora alla ricerca della sua strada ed è difficile aiutarla nel modo giusto. Grazie per il link.

      Elimina
  3. Ma è giusto che se le faccia in giro ci sono fin troppi automi creati dal sistema.
    Un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono fiera dell'unicità di mia figlia e odio tutte le omologazioni. Credo che abbia più coraggio lei di tante persone che piegano sempre la testa e continuano a "brucare l'erba". Ciò non toglie che prima o poi si debba imparare a fare anche le cose che non ci piacciono. Se poi ci fosse la volontà di collaborare e darsi una mano per il bene dei ragazzi, sarebbe tutto più facile.

      Elimina
    2. Sai Alice in tutta sincerità quel "si debba imparare a fare anche le cose non ci piacciono" è ciò che ha portato le persone dai psicanilisti, credo che tua figlia debba essere solo spinta a trovare qualcosa di positivo anche nella scuola e imparare che in ogni cosa si nasconde un bene e una utilità senza per questo tradire se stessa.
      Credo anche che debba sincerarsi con se stessa se è pigrizia o indolezia ciò che la spinge a non studiare come dovrebbe e in quel caso comprendere che non può giocarsi un'opportunità in nome di quest'ultime.Ma se le sue iidee sono chiare e argomentate,come io credo che siano da un'acuta intelligenza deve solo trovare un lato positivo al giorno nella scuola senza necessariamente farsi omologare dal sistema ma mai dire " bisogna imparare a fare anche le cose che non ci piacciono" credimi è una via che non porta mai a qualcosa di buono,insegna rassegnazione e ad abbassare la testa, oggi lo farà con la scuola,domani con gli amici, poi con un uomo, poi con il lavoro...io credo di più nella resilienza, saper rendere favorevole a se stessi anche quello che non lo è con consapevolezza.
      un saluto
      Un saluto.

      Elimina
    3. Sai Carolina, essendo notoriamente una rompiballe, non sono di certo la persona che pretende che ci vada sempre tutto bene. Con quella frase intendevo che all'interno di un lavoro/tipo di scuola ci sono compiti/materie che non ci piacciono particolarmente, ma vanno eseguiti/studiati lo stesso. Mentre sul cambiare le cose in meglio, con me, sfondi una porta aperta, credimi.

      Elimina
  4. Ciao!! Mi piace tua figlia, ha già un suo perchè! Anche se è chiaro che questo possa complicarti un pochino la "vita". Ma è bello che ragioni con la sua testa senza farsi influenzare e credo che lo intraprenderà quel viaggio meraviglioso a cui ti riferisci.
    Per me l'adolescenza è stata "un inferno", però, alla fine grazie a Dio, quel viaggio lo sto facendo ancora ;) e tua figlia è anche avvantaggiata ad averti al suo fianco.
    Ah, quasi dimenticavo (no, non è vero!!) se clicchi qui: http://lamiavitaaspettandoti.blogspot.it/2014/02/and-winner-is-io-ma-ne-siete-proprio.html troverai una piccola sorpresa per te :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io sono fiduciosa nel futuro, ma il presente al momento è faticoso e fonte di ansia.
      Grazie mille Vivy, sei molto gentile. E' un pensiero molto gradito e, oggi in particolare, lo vivo come un bel regalo: mi hai regalato un sorriso.

      Elimina
  5. Abbi fiducia nella tua tua giovane figlia e nell'entusiasmo "burrascoso" dei suoi anni; i giovani hanno ancora la forza di cambiare il mondo in meglio! Quando qualcosa non ci piace bisognerebbe sempre dirlo apertamente; attraverso questo tipo di pressioni si possono cambiare anche i vecchi sistemi....ma noi adulti, purtroppo, non ne siamo mai capaci, perchè abbiamo sempre paura! :)
    Buon fine settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per le tue parole Mr. Loto. Il problema è che lei non sta vincendo in questo momento: ha la forza di opporsi, ma non di sopportarne le conseguenze ed è per questo che sono amareggiata, perché ho l'impressione che i ragazzi non siano al centro di tutto, il fine ultimo. La conoscenza fine a se stessa, senza umanità, il voto per il voto non mi interessano. Mi interessa tutto ciò che allarga la mente, prepara alla vita e migliora le persone, ma pare che non sia questo il punto. Scusa lo sconforto, ma oggi è l'angoscia il mio sentimento prevalente.
      Buon fine settimana anche a te.

      Elimina
  6. Scusami, Alice, ma io spero che tua figlia il sistema non se lo faccia piacere mai.
    Lo so che sarebbe più facile se non si ponesse domande; sarebbe più semplice seguire i percorsi prestabiliti, creati per noi da chissà chi... Sì, sarebbe più semplice.
    Ma lei non sarebbe libera.
    Lo sai cosa significa un'adolescente che dice:
    "A me non piace dover studiare un argomento per poi ripeterlo ai professori, mi piacerebbe studiare quello che mi interessa e farlo per me"
    tra tanti coetanei che associano le parole "studio" e "inutile", che ripetono a memoria parole che non comprendono credendo di compiacere l'insegnante e che si spaventano se gli viene chiesta una propria opinione?
    La curiosità verrà da sé, magari quando sarà più grande; non mi sembra una persona il cui apprendimento consapevole finisca mai.
    Forse ora non è l'interesse verso le materie scolastiche che cerca.
    E l'ottusità della scuola non collima con ciò che cerca, temo.
    Ma, per come la vedo io, anche se è tremendamente difficile, è solo bellezza...
    E la bellezza va salvaguardata.

    Asaka

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Asaka quoto in totem il tuo pensiero

      Elimina
    2. Sono d'accordo con te Asaka, è solo bellezza...in astratto, probabilmente lo direi anch'io commentando qualcun altro. Ma poi c'è la vita di tutti i giorni e questa potenziale bellezza diventa sofferenza, per me, ma soprattutto per lei, perché vive la situazione con molta ansia ed io posso solo cercare di proteggerla da questo sistema ottuso che non vede o non vuole vedere oltre la corazza.

      Elimina
  7. Sì, posso immaginarlo...
    E so bene quanto sia difficile e subdola l'ansia.
    Per questo, credo sia importante trasmetterle tranquillità, come se quanto sta accadendo sia perfettamente nell'ordine delle cose, per quanto doloroso. Del resto, in effetti è così.
    So che lo stai facendo, e il fatto di renderti conto così intensamente di cosa stia vivendo, di cercare di proteggerla, è qualcosa di importantissimo, e per niente scontato.
    Spero davvero che i risultati di tanto impegno emergano il prima possibile. Te lo auguro di cuore.

    RispondiElimina
  8. Sarò impietosa e brutale, come lo sono con mio figlio.
    Il sistema non piace a nessuno, la conoscenza andrebbe favorita e le passioni coltivate. Giustissimo.
    Ma l'unico modo per cambiare il sistema è entrarci e modificarlo.
    I nostri figli devono studiare, per essere migliori.
    Devono studiare tutto, senza fare gli schizzinosi.
    Devono diventare forti e competenti, solo così il sistema si può contrastare, con la conoscenza e l'intelligenza.
    Sono giovani, devono coltivare le loro passioni, ma anche affrontare la fatica e la frustrazione.
    Poi, solo poi, possono permettersi di dire la loro.
    Quella frase di tua figlia, che condivido in assoluto, non la posso sentire da mio figlio, non a 16 anni!
    Devono studiare e sapere il più possibile, anche ciò che non piace loro e soprattutto devono studiare per tutti, non solo per se stessi: sono la società del futuro e devono sentirsi parte di una moltitudine, non essere satelliti isolati, si devono sentire la responsabilità del mondo!
    Uffa, avrai capito, che anche da me, la questione è aperta. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai Ninin, questo commento avrei potuto scriverlo io l'anno scorso. Ma da allora sono cambiate tante cose. Sono passata attraverso un ventaglio di emozioni diverse: dalla rabbia, al dispiacere, alla rabbia di nuovo alla preoccupazione. E ho cominciato a vedere le cose da un'altra prospettiva. Sai perché? Perché sono rimasta profondamente delusa dalle persone che dovrebbero aiutarla a ritrovare la motivazione e che invece si accaniscono e non fanno che alimentare la sua avversione. Ho talmente rispetto per la Cultura con la C maiuscola che le argomentazioni di chi dovrebbe difenderla e promuoverla non fanno altro che scatenare la reazione contraria. Detto questo, cerco tutti i giorni di azzerare tutto e ricreare da zero il suo rapporto con la scuola e con lo studio. Ma credimi Ninin, non è facile e a dirla tutta, mi sento un po' sola. Istituzionalmente parlando intendo, ma voglio pensare e sperare che prima o poi tutto si risolva.

      Elimina
    2. Non mollare, sarai di grandissimo esempio a tua figlia. Un bacio.

      Elimina
  9. cara ALice,
    non sono la persona più giusto a dare consigli però mi ricordo bene quella brutta sensazione di costrizione lasciatami dall'esperienza del liceo Classico. Professori per la maggior parte mediocri che mi hanno lasciato solo una gran voglia di finire presto l'esperienza della scuola e sono riusciti a farmi quasi a farmi odiare materie come la filosofia e la matematica, con le quali non ho mai più fatto pace nonostante i miei studi umanistici universitari.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai Francesca, la cosa più bella che ha detto mia figlia nell'ultimo periodo è: - mi piacerebbe insegnare un giorno, per dimostrare che un altro modo di insegnare c'è -
      In realtà credo che non lo farà mai, ma sono così convinta che ci siano in giro tanti bravi professori che è un peccato che non ne abbia incontrati nel suo percorso.
      Allontanarsi da una materia così interessante come la filosofia, per colpa di qualcuno che te l'ha fatta odiare è triste: la materia ha diritto ad una seconda opportunità e tu a una rivincita.
      Un abbraccio Francesca

      Elimina