domenica 11 dicembre 2016

Once

Oggi ho scoperto un film del 2006.
Sempre sul pezzo, eh? Sì, lo so ho i miei tempi.

Si tratta di Once. E' un film indipendente. Mi è piaciuto molto e una canzone della colonna sonora ha perfino vinto l'Oscar per la migliore canzone originale nel 2008.

Potrà non piacere il genere, ma a me si è tatuata nella testa e non solo questa canzone. Il film è un misto tra il documentario e il musical, anche se ha una sua storia raccontata con delicatezza. La musica, la bella musica mi commuove sempre più spesso. A dire il vero c'è parecchio che mi commuove ultimamente.

Diciamo che se non sono arrabbiata per questo paese che sa solo lamentarsi, mi commuovo, a volte anche solo per piccoli gesti, per le buone intenzioni o una parola gentile.

Demenza senile? Mah

Mentre ci penso, guardatevi questo


martedì 20 settembre 2016

Cornovaglia

Erano anni che volevo andare in Cornovaglia e quest'anno ci sono riuscita, superando le resistenze di mio marito che non ama la guida a sinistra (che ha scoperto poi essere il problema minore... molto peggio sono i muretti che delimitano le strade molto strette!) e, come sempre, le resistenze dei miei figli ai quali lo spirito "nomade" non appartiene proprio, me ne farò una ragione!

Il tempo non è stato dei migliori, mentre la settimana precedente era assolata come non mai.

Looe : paesino di pescatori. Ma le anatre in formazione portano fortuna?


domenica 22 maggio 2016

Messaggio in bottiglia

Me lo ricordo bene quello sguardo.
Amore puro, incondizionato, ai limiti dell'adorazione.

Me lo ricordo bene, perché uno sguardo così non l'ho più visto negli occhi di nessuno, per quanto grande possa essere l'amore in tutte le sue declinazioni, 

Perciò ti ringrazio. Voglio pensare che non fosse solo soddisfazione per una poppata abbondante, ma vero e proprio amore incondizionato. Nessuno provi a convincermi del contrario.

domenica 14 febbraio 2016

Oltre il Festival

Volevo scrivere un post su questo argomento, già la sera stessa.
Aggancio le mie riflessioni al post Emozioni di Primula, che vi consiglio di leggere.

Primula si domanda come mai ci sia stata una diversa attenzione rivolta dalla stampa e dai social network a due momenti intensi del festival: la partecipazione di Ezio Bosso, musicista e compositore di fama mondiale (ma sconosciuto ai più, qui in Italia) e all'interpretazione di Nino Frassica della poesia in musica "A mare si gioca".

Ho guardato a pezzi il Festival, Frassica me lo sono perso e l'ho ritrovato grazie al post di Primula. E' vero, è stato un momento altissimo, commovente e sono contenta di averlo visto, grazie al video.
Bosso invece l'ho visto in diretta: mi ha commosso profondamente quando l'ho sentito parlare: la sua energia, la sua positività, le perle che ha infilato una dietro l'altra; parole che mi hanno fatto sentire piccola, incapace di reagire alle avversità se non lamentandomi.
L'ho trovato magnetico, non riuscivo a staccare gli occhi ed ero concentrata per non perdere una parola, perché era agitatissimo.
Non so se ha suscitato pietà negli altri, in me ha suscitato ammirazione per le parole che ha detto sulla musica, ma allo stesso tempo sulla vita. Un grande uomo, ho pensato, e per me è stato lì che poteva finire il festival. Poi l'ho sentito suonare e mi sono commossa ancora di più, perché mi ha trasportato in una musica meravigliosa e non puoi fare a meno di ignorare che ha la SLA, perché è incredibile l'emozione che ha saputo trasmettere: la passione nel suo significato più alto che ti fa andare oltre al tuo corpo.
Non ho provato pietà, ma gratitudine per un esempio di forza e di passione così grande.
Cosa dire del motivo della sua partecipazione? Sì, può essere anche stato invitato per alzare l'audience, dopotutto uno spettacolo si costruisce pensando di attirare l'attenzione del pubblico. Ma allora, perché non dovrebbe esserci lo stesso intento nell'invitare Frassica e parlare di un argomento serio come quello dei migranti?
Toccare certi tasti è sempre una questione delicata e la linea tra la testimonianza e la spettacolarizzazione è molto sottile.
Io ho colto la genuinità di entrambi questi momenti e mi faccio anche altre domande: e se fosse stato il festival di Fazio, che ha senz'altro uno spessore maggiore di Conti, sarebbe venuto lo stesso dubbio? In pochi conoscevano Bosso, non è bellissimo che adesso sia noto ai più?
E il tema dei migranti? Non è forse passato sotto tono, era perfino nel testo di una canzone, perché erano tutti impegnati a mostrare nastrini colorati? E' giusta e importante la presa di posizione, ma chi può dire se tra loro c'è chi l'ha fatto perché lo sentiva veramente o perché trascinato dalla corrente?

E' sempre difficile capire le vere intenzioni che si nascondono dietro a certi comportamenti, ma preferisco avere il beneficio del dubbio.
Se grazie a una trasmissione che, piaccia o no ha un largo seguito, si diffondono momenti così intensi, altrettanto importanti, cerco di vederne i lati positivi e ben venga che una trasmissione leggera riesca a far pensare e far conoscere persone eccezionali, a cui finora non era stato dato il giusto rilievo.