lunedì 19 agosto 2013

Riflessi e musica nell'aria

19 agosto - partenza ore 08.55

Quando suona la sveglia, ci giriamo dall'altra parte. Errore gravissimo, perché finiamo per partire tardi e, anche se, appena alzati, il tempo sembrava nuvoloso, la mattinata si rivela più calda delle altre volte.

Ieri sera abbiamo controllato la lunghezza del percorso: 10 km.
E' lunga, ma dopo due giorni di pausa siamo fiduciosi. Decidiamo di fare il percorso al contrario rispetto a come l'avevamo pensato: in questo modo la parte più soleggiata ce la sciroppiamo all'inizio, visto che poi farà ancora più caldo.

venerdì 16 agosto 2013

Alice "on the road" - Seconda tappa

16 agosto 
Siamo partiti più o meno alla stessa ora di ieri. Non so ancora quanti chilometri abbiamo fatto, ma i miei piedi e la mia schiena pensano che siano più o meno gli stessi di ieri.


giovedì 15 agosto 2013

Alice "on the road" - Prima tappa

Partenza 15 agosto, ore 8.20 (venti minuti di ritardo...cominciamo bene!)

Dopo la giornata fredda e piovosa di ieri, oggi ci svegliamo con il cielo azzurro, anche se le nuvole ci seguono come un gregge.
Non fa troppo caldo. Sono contenta. E' il modo giusto di cominciare questa avventura.
Attraversiamo il paese. Approfitto dell'ora mattutina, e della poca gente in giro, per fare qualche foto.

Bignami del Cammino

Sarà che fa caldo,
sarà che ultimamente sono un po' strana (ma forse un po' lo sono sempre stata) e che non dormo bene,
sarà che faccio una vita troppo sedentaria, ma

non so di preciso cosa mi abbia preso.

E' da quando ho cominciato a seguire Agata e la sua splendida famiglia che non faccio altro che pensare al Cammino.
Non potendomi muovere fino a fino mese, però, ho avuto un'idea:

Se Alice non può andare al Cammino, il Cammino può andare da Alice ;)

sabato 10 agosto 2013

Il coraggio di trovare le risposte



Ci sono cose che non riesco a sopportare neanche nei film, figuriamoci nella vita vera.

Era da un po' che volevo scrivere questo post, ma non trovavo le parole. Non è un post da Ferragosto, che ci siamo quasi, ma neanche il dolore fa caso al calendario.

A volte, l'unico modo per rispondere al dolore, quello con la D maiuscola, è quello di aprirsi, anche se tendenzialmente si tende a chiudersi, in un tentativo estremo di proteggersi, con un gesto consolatorio.