mercoledì 27 febbraio 2013

I have a dream - W&W

Ho un'idea che mi gira per la testa da più di un anno. Ogni tanto ci penso, ci faccio due conti, poi ritorna in stand-by, per ritornare a ronzarmi insistentemente nella testa di tanto in tanto.
Ecco l'idea. Ho deciso di lasciarla volare, partecipando al contest I HAVE A DREAM di Withandwithin, social network tutto al femminile.
Non è quello che ho sempre desiderato fare ed è quanto di più distante ci possa essere dalla mia vita finora, ma da un po' sento un bisogno crescente di cambiamento.
Vivo in un paese di circa 20.000 abitanti e non esistono mezzi pubblici che collegano una parte all'altra del paese, ne tantomeno le frazioni al centro (se si escludono i pulmini scolastici comunali). Non si tratta di grandi distanze, ma qualche chilometro ti può isolare dal mondo se non hai un mezzo a disposizione o qualcuno che ti può accompagnare.
L'idea è quella di creare una specie di "taxibus", comodo come il taxi che ti può venire a prendere a casa, economico come l'autobus e che, per essere tale, può portare anche più persone contemporaneamente.
Chi non ha la macchina al giorno d'oggi? Principalmente gli anziani e i bambini.
Mi sono innamorata di questa idea un po' romantica di scorazzare avanti e indietro vecchie signore chiacchierone e allegre. Un salto al mercato, un caffè in piazza, due chiacchiere in compagnia, un buon motivo per uscire di casa.
Quanto ai bambini, so bene quante volte le mamme fanno la spola avanti e indietro per accompagnare i figli in palestre, scuole di danza o canto o a frequentare qualsiasi altra attività (ecco, l'immagine di una macchina traboccante di bambini urlanti è un po' meno romantica, eh!)
Questo è il nucleo centrale. Da qui partono diramazioni da tutte le parti. Idee che si suggestionano e creano altre idee: e creare una rete di mamme (ma anche no, ragazze e ragazzi in cerca di lavoro, per esempio) per gestire una zona più ampia (le altre frazioni) e coprirsi nei momenti di impossibilità di garantire il servizio? Come fare per mantenere il prezzo basso, dando al progetto uno scopo sociale? Potrebbe essere di aiuto fare pubblicità in modo da arrotondare le entrate provenienti dalla vendita dei biglietti?
Potrei occuparmi della parte organizzativa, facendo parte di quel lavoro d'ufficio che, nonostante tutto, ancora mi diverte?
E' un sogno allo stato embrionale, è solo un piccolo germoglio da annaffiare e accudire con dedizione.
Cosa ne pensate?



25 commenti:

  1. L' idea sembra buona...poi non saprei, la saggia sei tu!

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    1. Non so Velma, sa di buono. Mi piace l'idea di fare qualcosa di utile. Ma al momento è solo un'idea.

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  2. Di sicuro un'idea ed un servizio....io ci penserei su seriamente e contatterei un consulente per capire come muoversi e fare una specie di business plan. Poi vedrai, :-)))

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    1. Non è un progetto ambizioso e conta molto sul fai da te. Non prevede di fare soldi a palate. A me basterebbe fare qualcosa che mi dia serenità e buonumore, coprire un bisogno e guadagnare qualcosa. Se metto in campo un consulente mi sa che mi sono già mangiata il guadagno!

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  3. Perché no :D!? Hai qualche allegra signora con cui testare l'idea?

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    1. No, è una cosa tutta ancora dentro la mia testa. Ho solo provato ad accennare la cosa e mi hanno smontato subito. Ma l'idea di fondo mi piace: non una cosa in grande. All'inizio vorrei guidare io, usare la mia macchina. Non ho file da fare in banca. Una pazza, lo so!

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  4. Cara Alice, se non sbaglio un idea simile l ho vista realizzata da una mamma in un qualche paesino del nord Italia . Le avevano dedicato un servizio in tv

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    1. Grazie per la dritta. Ho cercato in rete ma non trovo niente. Ti ricordi di dove era?

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    2. purtroppo no. Mi ricordo solo di aver visto il servizio in tv (forse sulla rai) e c'era questa simpatica signora che si era messa a disposizione della comunità, scarrozzando gente da una parte all'altra.

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  5. Penso che se non incassi almeno un centinaio di euri al giorno
    chiuderai in un mese
    e per incassare quella cifra occorre che trasporti cento persone al dì.
    Credi che sia fattibile?
    Non si tratta di guadagnare una saccocciata di soldi, si deve pagare il mezzo, le gomme la manutenzione e il carburante
    ci vuole una patente pubblica, i permessi e le tasse
    infine l'autista, toccherà pur dargli da mangiare!
    a conti fatti cent'euri non so nemmeno se bastano.
    Il sogno è bello ma lo fai tu,
    di banche che sognano non ne conosco.
    Auguri e scusa la secchiata d'acqua fredda.

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    1. Tranquillo, Massimo. E' proprio il motivo per cui non mi metto mai seriamente a valutarne la fattibilità. La prima domanda è: ma possibile che non ci abbia ma i pensato nessuno? Però, per qualche strano motivo, ogni due tre mesi ci ripenso. Forse perché vedo ogni giorno l'inutilità del mio lavoro? Mah.

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  6. Anni fa noi volevamo creare qualcosa di simile, ma a misura d'anziano; creare una specie di cooperativa per svolgere quei servizi che gli anziani, soprattutto quando sono soli, non possono fare; andare a fare la spesa, andare alle poste, sbrigare commissioni di vario genere...
    Ma per vari motivi e considerazioni, non se ne fece nulla.
    Alice, a me piace molto la tua idea... ma a livello pratico non so valutarne la fattibilità.

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    1. A dirla tutta, Asaka, penso che un progetto volto ad aiutare gli anziani in maniera più ampia dovrebbe essere gratuito per gli anziani stessi e avere delle sovvenzioni. Nel mio caso, il fatto di tenere il biglietto il più basso possibile, che ritengo indispensabile, va in conflitto con l'autosopravvivenza del progetto stesso. Per questo ho pensato che coinvolgere aziende tramite pubblicità, potrebbe integrare i bassi guadagni. Ma se vinco al SuperEnalotto, lo faccio anche in perdita! E se un giorno lo farò davvero, ti chiederò consigli!
      P.S. Sai che sei ogni giorno di più una piacevole sorpresa?

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    2. Infatti...la prima vera considerazione che fece decadere il progetto fu il fatto che un anziano in vera difficoltà non avrebbe potuto permettersi quest'altra spesa... E poi, si sarebbe fidato di uno sconosciuto? E purtroppo un giovane che cerca lavoro non può farlo gratuitamente, se non in maniera saltuaria.
      In realtà, sia il tuo che il mio progetto avrebbero bisogno del sostegno dello Stato... Ma attualmente sappiamo che non c'è da sperarci. :(

      PS: Ti stai ricredendo sui trentenni?? XDD

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    3. Ci avevo anche pensato di coinvolgere il sindaco, se mi decidessi a fare sul serio, potrei anche fermarlo per strada (abita vicino a casa mia);)
      P.S. Le persone in gamba non hanno età, e questo lo penso da sempre. :)

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  7. Un progetto è sempre un progetto; poi bisogna fare un percorso di valutazione generale e vedere se è fattibile, quali modifiche apportare.
    Ma racchiude comunque qualcosa di buono.

    Passa di là, che c'è un altro progetto per te! Molto più semplice, in effetti...

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  8. Già, bisogna valutare bene. E' per quello che ci vado con i piedi di piombo.
    P.S. Sono passata. Grazie grazie.

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  9. L'idea mi sembra buona e soprattutto innovativa, da provare. Bisogni buttarsi no?
    Miky

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  10. Ciao cara, leggo di quest idea che ti frulla per la testa e ti lascio questo link
    http://www.problemsolving-feste-matrimoni.it/
    è una mia amica che un bel giorno ha deciso di fare esattamente questo (ora il tutto si è anche evoluto in altre direzioni) e forse potrebbe darti qualche spunto di riflessione e/o dritta. io trovo che reinventarsi così, in modo nuovo e come dici tu, soprattutto utile, sia quanto di meglio possiamo sperare che ci accada. ti invio un sacco di ... Luce x questo tuo progetto!!!

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    1. Elisabetta, mi hai abbagliato! Grazie del link, me lo studierò e magari contatto la tua amica, se non le dispiace. Non so se ti ho detto che non abitiamo tanto lontano, stessa regione, altra provincia. E se non avessi un impegno, domenica prossima sarei potuta venire a Vicenza e magari, chissà... Peccato. Grazie Elisabetta.

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    2. beh ma se abitiamo più o meno vicine assolutamente avremmo occasione x vederci! magari quando c'è qualcosa di carino organizzato nei dintorni. io sono di bassano, tu?
      certo che la puoi chiamare!!! io intanto la avviso!
      tienimi aggiornata mi raccomando!

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  11. Oh Alice ecco la tua bella idea... io credo che sia fattibile soprattutto se non penserai di farci i soldi, inoltre su questo genere di attività è fondamentale il passa-parola, la sinergia con le strutture del tuo paese, si.. ferma il sindaco ed esponi la tua idea, rivolgiti al referente per le imprese al femminile, ci sarà di sicuro all'interno del tuo Comune, creati uno spazio web per questa cosa, vai dal parroco, alle materne.. se vuoi partire devi agire e prima su carta... Concretizza e metti pro e contro e ripubblica un post per docce fredde o aliti di speranza: scegli tu!
    A presto Alice.. e sogna i sogni sono gratis!!!

    Ximi

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    1. Grazie Ximi, consigli preziosi. No, non la vedo come l'occasione della mia vita per fare i soldi, ma per fare qualcosa che mi dia più soddisfazione del mio attuale lavoro. Mi basterebbe solo guadagnare quel tanto che basta per arrotondare lo stipendio di mio marito, nel caso decidessi di lasciare il mio lavoro.
      Chissà! Sono sicura che ne guadagnerei in soddisfazione e rapporti interpersonali.
      Ciao Ximi.

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