venerdì 14 settembre 2012

E poi non volevi cambiare lavoro? / 2

Immagine tratta dal web
Metti che da un giorno all'altro ti dicano che ci sono degli esuberi e che nel tuo ufficio l'orario verrà ridotto al 50%.

Metti che resti sorpresa, non te l'aspettavi proprio, però l'idea della riduzione di orario, a pensarci bene, capita nel momento giusto. Capita in un periodo in cui vorresti avere più tempo per te e per la tua famiglia.

Metti che all'inizio ti faccia un po' impressione lavorare solo due giorni e mezzo alla settimana, ma poi, ti rendi conto che non è niente male.

mercoledì 5 settembre 2012

Il mio amico giardiniere

Locandina Il mio amico giardiniere

L'avete visto anche voi? E' un film francese con Daniel Auteuil e Jean-Pierre Darroussin: Il mio amico giardiniere.
L'avevo già visto e ricordo che mi aveva colpito, ma ieri sera me lo sono goduta, sola soletta in cucina, con la lacrima libera e nessuno che ti prende in giro.
Parla del nascere dell'amicizia tra un pittore e un giardiniere. O meglio, il rifiorire dell'amicizia, perché in realtà i due uomini si conoscevano da piccoli e si riconoscono, complici, ricordando lo scherzo fatto al maestro delle elementari.

lunedì 3 settembre 2012

Amicizia/2

Immagine tratta dal web
Ieri ho visto alcuni miei amici che vivono distanti da me.
Ci conosciamo da ben 24 anni. Tutto ha avuto inizio in Gran Bretagna, durante un tour organizzato dal CTS.
Per anni siamo andati in ferie insieme. Poi, uno alla volta, ci siamo sposati, abbiamo avuto i bambini e piano piano abbiamo iniziato a fare le vacanze separatamente. Ma non abbiamo mai interrotto i contatti e ogni anno ci sentivamo e qualche volta ci siamo rivisti.
Ogni volta era facile riprendere il filo dei discorsi. Ho pensato tante volte a come sarebbe stato bello abitare più vicini, in modo da vedersi più spesso.

martedì 28 agosto 2012

Vacanze in Puglia 2012

Eccoci qua.
Ho pubblicato l'album delle vacanze in Puglia. Vacanza veloce, rilassante, sul Gargano e con una puntatina alle isole Tremiti.
Se non fosse stato per il viaggio di ritorno allucinante.... (ma del resto cosa vuoi pretendere dalla settimana di Ferragosto? Partenza e rientro mooolto intelligente quest'anno!)

sabato 25 agosto 2012

Certe notti

Stanotte ho dormito pochissimo. Mi giravo e rigiravo nel letto. Sarà che la settimana è stata un tour de force.
Domenica mattina ero ancora in Puglia, martedì sera sono partita per la montagna e sono tornata ieri sera. Non era previsto.
Mi interrogavo sul mio essere figlia, madre, sorella, amica e perché no anche moglie. E il bilancio era inevitabilmente negativo. Certe notti e quel senso di inadeguatezza.

Stamattina, per non farci mancare niente, siamo andati al mare. L'ultima giornata di vacanza prima di riprendere il lavoro lunedì.
E nel tardo pomeriggio ho cominciato a parlare con una donna, vicina di ombrellone.
Lo spunto è stato un rimprovero ai nostri figli, contemporaneamente. L'ho guardata e sorridendo le ho detto: "Facciamo a cambio?" "No" ha risposto "ce l'ho da 6 anni e me lo tengo"
Partendo dall'esperienza dei nostri figli, abbiamo cominciato a parlare. 
E' strano come ci si possa trovare bene con una persona che non si conosce. Una persona semplice, non sofisticata, che sembra condividere i nostri stessi valori e con cui sembra così facile parlare. Meglio di tante persone che conosco.

Non ha dato risposte ai miei interrogativi notturni, che domani magari svaniranno nel nulla, ma mi ha rasserenato la giornata. Ci vuole così poco, a volte.



mercoledì 8 agosto 2012

Salto nel futuro

Immagine tratta dal web


Con questo post vi faccio fare un salto nel futuro.
Immaginatevi i vostri bambini che vi guardano e con quegli occhietti adorabili vi dicono: ti voglio bene mamma!


Ecco, adesso fate uno sforzo, immaginateli cresciuti, alti e dinoccolati. E potreste sentire dolci frasi come queste:

lunedì 30 luglio 2012

Un sogno dal Canada

Questo post nasce da un commento al post de La solita Mamma intitolato la solita Hillary Clinton. Ogni promessa è debito e perciò eccomi qui a spiegare meglio a cosa mi riferivo.
Nel commento prendevo come esempio un nostro parente canadese, 50 anni, dirigente, che quando è qui in Italia mi guarda sempre in modo strano perché io lavoro fino a tardi (anche 8 di sera in certi periodi) mentre lui, dirigente appunto, non termina oltre le 5 - 6 di sera. E non credo sia una situazione isolata. E' una mentalità diversa, il lavoro è importante, ma a casa la vita continua. Sua moglie, insegnante, ha avuto 4 figli, è stata a casa una decina di anni, credo, e con i figli già grandi è tornata a lavorare senza problemi. Certo il fatto che in Canada ci sia una grande offerta di lavoro aiuta moltissimo, ma qui non ti prenderebbero neanche in considerazione dopo 10 anni di inattività.
Perciò, quando Babbonline, in un altro commento, ha parlato di papà che si perdono il meglio della vita dei loro piccoli, ho subito pensato: che forte questo papà.
Perché, invece, a una persona con responsabilità deve sembrare normale perdersi i compleanni e tornare a casa quando i bambini sono già a letto?
Se entrasse nella mentalità comune che non è normale vivere così, sacrificare gli affetti, imporre una scelta lavoro/famiglia forse le donne avrebbero una chance in più per arrivare alle cariche più importanti e, come dice Hillary, ce n'è un gran bisogno. Se anche gli uomini la pensassero come la maggior parte di noi donne, non sarebbe necessario assumere uomini perché le donne non si possono fermare fino a tardi. La vera rivoluzione sarà far capire agli uomini che una famiglia ce l'hanno anche loro, perciò ...tutti a casa presto. Ecco anche questo è un sogno.

sabato 28 luglio 2012

Perché noi valiamo...se ci crediamo!

Raccolgo il consiglio de La solita mamma. E' nato tutto da questo primo post

La solita blogger ha parlato del sogno di molte blogger di trasformare il piacere di avere un blog in qualcosa di redditizio. Molte di noi hanno pensato almeno una volta: come sarebbe bello trasformare quest'attività così piacevole in un lavoro. Il buonsenso però ci ha portato subito con i piedi per terra perché è risaputo che sono pochi quelli che riescono nell'intento. La solita mamma, come Alice del resto, è cresciuta a "pane e modestia" e quindi, pur esprimendo la voglia di dare voce alle donne...perché noi valiamo!, sostanzialmente ha concluso il post con la consapevolezza che i sogni non costano...perché sono sogni.

lunedì 23 luglio 2012

E poi, non volevi cambiare lavoro?

Oggi hanno posto la parola fine alle trattative azienda-sindacati. E forse non solo alle trattative.
Per chi non sa di cosa sto parlando rimando a questo post.

L'azienda è convinta di aver ottenuto un buon risultato. I sindacati sono convinti di aver raggiunto un accordo soddisfacente.

In mezzo ci siamo noi che ci sentiamo presi in giro da tutte le parti. Qualche frecciatina l'ho lanciata, perché passare anche per scemi, mi sembrava decisamente troppo. E' sputare sul piatto dove mangi non stare lì a guardare mentre distruggono tutto? Però, non so perché, a molti piace prenderlo dove non batte il sole e dire anche grazie, e scusate il francesismo.

E così la maggior parte di noi si è salvata con i contratti di solidarietà e per qualcuno invece non c'è stato verso. Come la ragazza che ho salutato oggi pomeriggio. Venerdì hanno detto che nel suo ufficio non c'era più l'esubero dichiarato giorni prima. Oggi pomeriggio, invece, l'esubero c'era e ha dovuto raccogliere le sue cose. Sicuramente hanno pensato di farle passare un fine settimana tranquillo. Sì, sì, deve essere così.

Ho deciso. In ufficio appenderò al muro delle cose stupide, uscite dalle bocche più disparate, un grande cartello con scritto  CARPE DIEM!

Sì perché con gli uffici dimezzati e organizzazione delle ore tutta da vedere, potrà capitare di non incontrare più alcuni colleghi di altri uffici con i quali abbiamo solitamente bisogno di confrontarci. Perché qualcuno potrebbe lavorare tutti i giorni mezza giornata, qualcuno potrebbe lavorare due settimane sì e due no, qualcuno due giorni e mezzo sì e due e mezzo no. Insomma...COGLI L'ATTIMO se hai bisogno di parlare con qualcuno. Ah beh, sì, ci sono le mail. Scriveremo dei tomi interi....

L'altro giorno ho raccontato come stanno le cose a mia figlia. A lei è bastato sapere che farò meno ore per essere contenta e poi ha aggiunto: "E poi, non volevi cambiare lavoro?"
Mi ha fatto sorridere. Ho perfino pensato di lasciare un bigliettino a chi so io, dicendo:

"Grazie Dott. x, oggi ha reso felice mia figlia. So che non era nelle sue intenzioni, ma tant'è"

Quello che non sa mia figlia, però, è che tante persone che lavorano lì non hanno intenzione di cambiare lavoro.
Quello che non sa mia figlia è che a fronte di mezza giornata di lavoro, lo stipendio si ridurrà di poco.
Ma quello che non sa mia figlia è anche che quell'integrazione di stipendio arriverà dalle casse dello Stato.

Perciò, a costo di apparire retorica, è anche grazie agli Italiani che manterremo parte dello stipendio.
So che anch'io ho contribuito alla cassa integrazione di altri lavoratori, ma non posso fare a meno di pensare che sono soldi rubati, una volta di più, dalle tasche sbagliate.







martedì 17 luglio 2012

Passione fotografica

Non c'è niente di meglio per staccare da tutto che immergersi nel bello.
Sono appassionata di fotografia. Ammiro tantissimo chi sa "disegnare" un'immagine, anche la più semplice, dosando sapientemente la luce, scegliendo la giusta inquadratura e inventando allo stesso tempo una storia.
Anche se, magari, è solo uno scatto rubato.