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| Immagine tratta dal web |
Ebbene sì anche la grande si è ammalata: abbiamo fatto l'en plein. Così sono tornata dal mio medico di base e non ne avevo nessuna voglia.
Sì, perchè dovete sapere che ha l'abitudine di fissare appuntamenti per tutta la mattina alle persone che hanno esiti di visite/esami da mostrare. Per le urgenze bisogna andare lì in ambulatorio e si può entrare tra una visita e l'altra.
Sì, in teoria. Poi però, arrivi là e le persone che hanno appuntamento fanno finta di niente e pretendono di entrare... perché hanno l'appuntamento!
Questa mattina sono arrivata già pronta e bella carica. Insieme alle altre persone senza appuntamento, abbiamo più volte sottolineato che il "regolamento" dell'ambulatorio (fortunatamente c'era anche un piccolo opuscolo) prevede l'alternanza tra persone con e senza appuntamento e sono rimasta un po' stupita nel non sentire rimostranze.
No, questa volta erano più furbe dell'altra volta... facevano finta di niente e poi, zac! si alzavano di scatto e volevano entrare! (Oh, non ci sono più le vecchiette di una volta... un po' come le mezze stagioni)
Ma oggi non ce n'era per nessuno. Orecchie basse e coda tra le gambe, sono state rimesse al loro posto. Capisco le ragioni di chi ha telefonato e concordato la visita, ma loro dovrebbero capire anche le ragioni di chi si è ammalato e non poteva certo prevederlo due giorni prima.
E qui parte il sondaggio: ma mi sono imbattuta solo io (e gli altri mutuati ovviamente) nella pratica scellerata di questo medico di base di gestire l'ambulatorio con gli appuntamenti, o ce ne sono altri in Italia?
Secondo me non funziona, perché il malato ha tutto il diritto di essere visitato e non ci si ammala su prenotazione!
Ho letto poi su un altro blog che stanno valutando l'ipotesi di far passare i bambini dal pediatra al medico di base già dai 6 anni...... E' uno scherzo, vero?
Il mio riceve senza appuntamento e in caso di febbre fa la visita domiciliare. Per banalità lo si può sentire tramite telefono.
RispondiEliminaSei fortunata, lo sai? Medici di base che fanno la visita domiciliare sono come le mosche bianche. Il mio pediatra invece fin che erano piccolini veniva sempre a casa.
EliminaPure il mio riceve senza appuntamento..Sarebbe ridicolo..come dici tu mica ci sia ammala su prenotazione....Per i bambini dal medico a 6 anni l'ho sentito pure io....
RispondiEliminaNo, voglio veramente capire se è l'unico caso in Italia, perché è demenziale. Poi, va a finire che litighi anche con gli altri pazienti e non è giusto. I bambini stanno bene col pediatra, spero proprio che non cambino le regole. Mia figlia è passata al medico generico l'anno scorso a 14 anni compiuti, ma a 6 anni è troppo presto.
Eliminametà e metà: se è in ambulatorio dalle 15 alle 19 fa le prime due ore su appuntamento, le altre senza. Il venerdì c'è solo il mattino, su appuntamento (perché poi se ne parte per il weekend, quindi pomeriggio libero... no cooment!)
RispondiEliminaBeh, così è già più ragionevole. Anche perché così chi sta bene non viene a contatto con chi sta male (e magari si ammala a sua volta)e ognuno ha la sua fascia oraria. Non è male. Se ti può consolare, il mio medico fa ambulatorio solo un pomeriggio alla settimana, gli altri giorni di mattina. Così, se devi anche solo mostrare delle analisi, devi prendere un permesso. Sto seriamente pensando di cambiare, è che ci vuole tempo anche là.
EliminaIo se voglio che venga a casa devo pagarne uno privato. E ogni volta sono mazzate!
RispondiEliminaIl mio pediatra fin che erano piccoli veniva sempre a casa. Faceva mezza giornata in ambulatorio e mezza in giro a visite a domicilio. Mi rendo conto adesso che non fanno tutti così. Però, dovremmo informarci, perché credo che siano tenuti a fare anche le visite a domicilio se il bambino sta molto male. Ci siamo abituati ad accettare passivamente che le cose vadano in un certo modo, ma se è nostro diritto, dobbiamo darci da fare.
RispondiEliminaCiao, stavo facendo un giro fra i blog e sono incappata nel tuo. Volevo fare una precisazione sul fatto di mandare i bambini dal medico di base già a sei anni. In realtà è una scelta personale, che si può fare già da anni. Io avevo commesso l'errore di "provare" il cambio cinque anni fa, quando mio figlio aveva appunto sei anni. E' durato poco, per motivi che non sto qui a spiegare. Ora ha undici anni, ne dimostra già quindici e lo porto ancora dal pediatra. E credo che lo farò fino a che mi sarà consentito. Complimenti per il blog. Ciao, Rosanna.
RispondiEliminaSono d'accordo. I bambini stanno meglio in un ambiente a parte e poi il pediatra è più indicato per una diagnosi tempestiva visto che ha un'esperienza specifica. Comunque mi sembra che questa proposta sia già rientrata.
RispondiEliminaTi ringrazio per la visita.