mercoledì 15 febbraio 2012

Storie di ordinaria follia

Sono sempre stata abbastanza fiera del fatto che in Italia il Servizio Sanitario Nazionale, pur con qualche pecca, garantisce a chiunque il diritto di avere assistenza più o meno gratuita.
 Noi Italiani protestiamo sempre per tutto, ma a parte casi eclatanti di malasanità, non possiamo lamentarci.

Non posso concepire un sistema come quello americano dove se non hai un'assicurazione sanitaria gli ospedali non ti fanno neanche entrare.
Bene. Dopo questa sviolinata (giuro che non mi pagano!) c'è un però.

La settimana scorsa la mia collega (la "non mummia" per chi segue le mie "avventure d'ufficio") mi ha fatto perdere due anni di vita in due secondi.

E' andata così: in fianco a me in mensa, è svenuta di colpo, è caduta indietro e ha sbattuto la testa e si è anche tagliata. Abbiamo chiamato l'ambulanza ed è stata portata al vicino Pronto Soccorso. Cioè HANNO chiamato l'ambulanza perché io, a parte tenerle le gambe sollevate, non riuscivo a connettere più di tanto. Anzi, essendo rinvenuta subito, lei era più lucida di me, tanto che l'operatrice del 118 mi ha chiesto se doveva portare via anche me.

Morale: trauma cranico e 4 punti di sutura in testa.
Il Pronto soccorso l'ha dimessa, con una bella calotta di bende in testa, dandole 2 dico 2 giorni e considerando l'incidente come Infortunio. Non essendosi ripresa dopo i due giorni (ma va!), visti i forti mal di testa , si è rivolta all'INAIL per farsi dare altri giorni.

Non c'è stato verso! Prima di tutto hanno sbagliato perché non era Infortunio e il tutto doveva passare quindi all'INPS, poi la dottoressa le ha detto che non vedeva il motivo di stare ancora a casa. (!!)
Rivoltasi al medico di base, questo non ne ha voluto sapere di darle giorni di malattia e quindi è tornata a lavorare.

Ora, quando hai la testa che ti scoppia e i punti che tirano, magari non hai tanta voglia di litigare e lei, normalmente, non è tipo da farsi mettere i piedi in testa.

Ma, dico io, una volta nella vita che stai veramente male, è giusto essere trattati così (sì, anche con arroganza) e non avere diritto a un po' di riposo? A me in queste situazioni va un po' il sangue alla testa e probabilmente mi sarebbe uscita una frase del tipo: "preghi che non mi succeda niente, perché una bella denuncia non gliela toglie nessuno... a proposito, come si chiama lei?"

Sono una di quelle persone che ritengono giusto pagare le tasse (soprattutto se le pagano tutti) perché le tasse servono per pagare i servizi.

Eh, ma se non ti danno i servizi, allora c'è qualcosa che non funziona! Vigiliamo, gente, vigiliamo!

4 commenti:

  1. Tutta la mia solidarietà alla tua collega... Purtroppo per me la classe medica rappresenta un nervo scoperto... Mi ripeto come un mantra che "sono persone e come tali possono sbagliare". e poi ci si ricorda della sanità solo di quando loro sbagliano, mai di quando ci azzeccano... Però... banalmente quando sbagliano, lo fanno sulla nostra pelle ed difficile ripetersi quel mantra... Vigiliamo, allora, vigiliamo!

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  2. Il lavoro del medico non è come gli altri, perché quando sbaglia c'è in gioco la vita di qualcuno. Qui, però, volevo evidenziare come la burocrazia a volte ti possa stritolare e anche se sono d'accordo che gli sprechi vadano evitati, credo che tutti abbiano diritto ad essere curati e al giusto riposo quando stanno veramente male. Ti assicuro che la mia collega ha una faccetta in questi giorni! E non è assolutamente una che si piange addosso, anzi.

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  3. Leggo con non troppo stupore le tue parole... perchè nella giostra della burocrazia ci sono finita anche io e ne sono rimasta scioccata. Veramente c'è solo da sperare di non averci mai nulla a che fare altrimenti si esce pazzi. Che poi la vera beffa è che non si chiede nulla di più di quello che spetta in tempi ragionevoli e nel rispetto di chi ne ha bisogno e non è giusto che per un maledetto pezzo di carta scritto una persona ne debba risentire le conseguenze più di quanto già non ne abbia nel richiedere quel tipo di assistenza.
    Un saluto

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  4. Proprio così. Probabilmente adesso stanno più attenti e se possono scaricano i costi sugli altri enti, ma se è giusto evitare gli sprechi, deve restare inalterato il diritto alle cure e alla giusta convalescenza. Grazie della visita.

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