lunedì 11 giugno 2012

9 mondays for 9 skills: la tolleranza

 

Ottavo appuntamento dei 9 Mondays for 9 skills promossi dalla "proffa" Palmy e ripresi da La solita mamma.
Si riflette sulle competenze che i bambini dovrebbero possedere per affrontare meglio il loro futuro.
Dopo fare domande, risolvere problemi, affrontare progetti, coltivare passioni, l'indipendenza, essere contenti di sè stessi, e la compassione, la competenza di questa settimana è: la tolleranza.






Di getto viene da pensare che questa competenza riguardi  il saper convivere con persone diverse per abitudini, pelle o provenienza.

In questo sono abbastanza tranquilla. Per l'esperienza che ho avuto io, ma che mi sembra ripetersi anche in altre classi, i ragazzi sono abituati fin dalla scuola materna ad avere compagni di classe di nazionalità diverse e sembrano trovarla una cosa normale. Non vedono problemi che magari alcuni adulti si ostinano a sottolineare.
Ogni tanto ci litigano, come litigano con gli altri coetanei, si invitano ai compleanni, ci giocano insieme.

Ma a pensarci bene, tollerare significa sopportare.

Siamo sempre in grado di sopportare le persone che ci circondano? Io per prima posso dire di no. Mi è stato fatto notare proprio l'altro giorno da una mia amica, nei confronti di persone con cui ho contatti frequenti.
Ma se dopo aver cercato inutilmente di trovare un punto d'incontro non ci si è riusciti, e non si riesce a sopportare la cattiveria e l'indifferenza, è tanto sbagliato cercare di allontanarsi?
A volte penso che dovrebbero farlo loro e non sia giusto che sia io a dovermi allontanare, ma se non c'è alternativa sono disposta a farlo. Mi sembra una tolleranza a distanza, ma so che è troppo comodo.

Ma allora, diciamola tutta. Posso aspirare anch'io ad essere tollerata di più nonostante la mia distrazione, il mio disordine e la mia lentezza? Posso sperare che, al di là dello scherzo che accetto, si possa finalmente capire che non siamo tutti uguali, ma che abbiamo caratteristiche diverse?

Come al solito, dovrei trovare delle risposte e invece mi faccio altre domande!


9 commenti:

  1. Nella tua accezione "intolleranza" equivale a "spirito di conservazione". Se una persona di fa del male (nell'accezione più ambia possibile, nel senso che non ti fa sentire bene) hai tutto il diritto di non stare in sua compagnia. C'è un limite ance alla buona educazione ;D! In questo sono d'accordo cone te. Come pure condivido l'ultima parte del tuo ragionamento. Anche non siamo personone che possono non andare a genio ada altre. Il limite della buona educazione impone un po' di sopportazione, ma fino un certo limite. Insomma: il tu ragionamento non fa una piega!
    Grazie Alice ;D!
    p.s. com'è andata sabato? Voglio sapere tutto nei minimi dettagli (anche in pvt se vuoi) ;D! Sono curiosissima!!!!

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  2. Asssolutamente no, non è sbagliato allontanarsi dalle persone che non tolleriamo e sopportiamo. Io ho fatto questo grande errore (e continuo a farlo) e ne sto pagando le conseguenze. Tollerare e quindi sopportare una situazione, una persona mi ha reso una persone infelice! Sto cercando di venirne fuori.
    Ti abbraccio.
    Miky

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  3. Il proprio benessere prima di ogni cosa. È il mio credo.
    Se non sto bene con me stessa non posso stare bene con chi amo.
    Motivo per cui se c'è qualcuno o qualcosa che non mi fa stare bene io non lo tollero, ma mi/lo allontano.
    Mettiamola così: è questione di sopravvivenza.

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  4. Un'interpretazione ancora una volta originale... grazie della partecipazione

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  5. @ tutte: spirito di conservazione, infelicità e questione di sopravvivenza. Avete tutte colpito nel segno. Per un po' di tempo ho pensato di essere io a sbagliare, ma se questa "convivenza forzata" mi fa stare male, devo avere per forza "un po' di ragione".
    @La solita mamma: credo che tu ti sia persa il post precedente sull'evento (ebbene sì ho scritto 2 post in un giorno!). Ma posso aggiungere qualcosa in pvt, eh.

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  6. Vista la tua allegria, ho pensato di dedicarti un premio. Spero ti faccia piacere come a me fa piacere leggere il tuo blog.
    100% affidabile. Trovi le indicazioni sul mio blog.

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  7. Spesso il problema è dover tollerare per forza persone e situazioni che ci fanno star male. Parlo di lavoro o di parenti, per esempio.
    E nel quotidiano è difficile riuscire a mediare.

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    1. Le persone di cui parlo nel post sono nell'ambito lavorativo. A volte la situazione è veramente pesante!

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