mercoledì 2 maggio 2012

A.A.A. sogno cercasi

Sogno: Immagine tratta dal web
Questo post è in gestazione già da un po' di tempo. Non lo avevo già scritto ma ce l'ho in testa da un po'.

Quest'anno "festeggerò" 25 anni nel mio attuale posto di lavoro. Sono tanti, vero? Alcune persone non ci credono, non capiscono come si possa stare per tanto tempo nello stesso posto. Quando l'attuale direttore RU ha visto la data di assunzione mi ha chiesto se all'epoca in azienda era consentito il lavoro minorile, perché a dire la verità dimostro qualche anno in meno.
Fino a un paio di anni fa non ero stufa. Non ho fatto sempre le stesse cose, ho cambiato mansioni e il lavoro che faccio da una decina di anni è quello che mi piace di più e perdipiù in mezzo ho avuto anche due figli.


Solo che è molto impegnativo. Solo che non riesco a impegnarmi se non al 100% e "loro" lo sanno e se ne approfittano. Solo che mi sono stufata perché vedo troppe cose che non mi vanno giù e se dico qualcosa passo per la solita polemica.

Perciò, da qualche parte nel  mio cervello, si è insinuata la pazza idea di voler cambiare lavoro. Ma non di cambiare azienda, proprio di cambiare vita.

Non è facile però. Spesso nella mia vita, mi è capitato di sapere quello che NON voglio e di avere invece difficoltà a capire QUELLO che voglio, con la convinzione però di saper riconoscere quello che voglio non appena mi si presenta davanti. E' un po' come aspettare Godot. Non arriva mai.

In rete, nei blog che seguo, in Withandwithin di cui faccio parte percepisco tanta energia positiva che mi sta contagiando, leggo di donne che si stanno riprendendo la loro vita e mettono a frutto le loro passioni. Vedere altre donne che credono nei loro sogni e cercano di realizzarli dà una speranza anche a me, anche se non è automatico che se ci riescono loro, ci debba riuscire anche io, ma tant'è.

Solo che io sono un passo indietro... non ho ancora ben chiaro quale sia il mio sogno! Non ho ancora capito se ho un talento su cui puntare.

Ho provato a concentrarmi sulle cose che so fare:

- So ascoltare. Non è poi così facile (e ho anche le orecchie grandi). Potrei tenere una rubrica per cuori solitari? No, forse no.
- Sono bravetta ad analizzare dati, a fare confronti. Nel mio lavoro mi sono sempre costruita dei modelli da poter aggiornare e riutilizzare le volte seguenti. Ho avuto parenti molto creativi, io la mia creatività credo di riuscire a esprimerla incrociando formule e inventandomi controlli nuovi per aiutarmi nel mio lavoro. Non so come spiegarlo. Mi piacerebbe fare l'informatico creativo (ma non ho mai studiato informatica, eh!).
-  Sarebbe bello poter fornire a chi serve dei file semplici che sostituiscano pacchetti di software costosi. Chiaramente una grande realtà ha bisogno di un programma strutturato, ma forse ci sono realtà gestibili con molte meno risorse. Poterlo fare gratis, poi, sarebbe un sogno nel sogno.

Mi rendo conto che possa sembrare un delirio quello che ho scritto fin qui, ma sento il bisogno di cominciare da qualche parte. E scrivere nero su bianco mi dà l'impressione che il SOGNO cominci a prendere vita, almeno allo stato embrionale.











17 commenti:

  1. Lo vedo, sì, l'embrione! Il sogno c'è, e credo che parlarne sia un buon modo per aiutarsi a definirlo e costruire le condizioni perché, prima o poi, si realizzi. Io te lo auguro di cuore! Intanto, congratulazioni per il venticinquennio, è un bel traguardo.
    Ciao e buona giornata!

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    1. Sei sicura di vederlo 'sto embrione? Devo sembrare una pazza, mi rendo conto.
      Ma mettere tutto in discussione mi fa sentire viva!

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  2. La strada che stai percorrendo è diventata statica, sempre con lo stesso paesaggio... Ma hai intravisto dei piccoli sentierini che ti stuzzicano... Perchè non darci un'occhiata?

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    1. Per continuare la metafora, non è tanto il paesaggio che è statico, è chi lo frequenta ultimamente che lo deturpa. Puoi ben immaginare che dopo tutti questi anni un senso di appartenenza l'ho sviluppato, anche se non richiesto, ma è inevitabile. Perciò vorrei fare qualcosa che mi dia più soddisfazione e più tempo a casa. Mah, chissà. Un'occhiata non costa niente, no?

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    2. Io un'occhiata gliela darei che se mi piace vado avanti :-)

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  3. Mi sono accorta (la solita osservatrice!) che il web permette un vivace passaparola nel bene e nel male. Ci sono blog contagiosi in senso positivo perché tirano fuori il meglio di chi li legge.
    Ben vengano quindi questi post sui sogni, sulla voglia di cambiamento e un "in bocca al lupo gigante" ;D!

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    1. Crepi il lupo! Quando parlo dell'energia che traspare dai blog che seguo intendo anche il tuo, naturalmente. Vederti anzi leggerti sempre pronta a informarti sull'editoria per bambini mi ha messo spesso allegria e voglia di farmi prendere da questa energia contagiosa. Ripeto, nel mio caso c'è solo un piccolo spunto, ma a volte basta una piccola scintilla per sviluppare un grande incendio, no?

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  4. Sto partorendo lo stesso sogno, ti capisco cara.
    Ti abbraccio.
    Miky

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    1. Sono felice per te, Miki, di cuore. Quando nasce mi fai sapere, vero?

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  5. Non sei una pazza, sei Alice, devi crederci! I sogni possono realizzarsi se ci credi intensamente!!!

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    1. Sì themoon, bisogna crederci. Per ora però mi sento come quando ti svegli, ricordi vagamente di aver sognato ma è tutto confuso.

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  6. Si comincia dagli stati embrionali, ovviamente! Troppo poco divertente cominciare dal fondo: in genere si generano embrioni di millimetri; immagina se partorissi "un vecchietto"!!
    Questa idea di partorire un vecchietto non so da dove mi sia uscita; il punto è: "CORAGGIO!!! B-R-A-V-I-S-S-I-M-A!! Inizia da lì!!

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    1. Guarda Pomella, o hai visto il Curioso caso di Benjamin Button o hai un futuro come sceneggiatrice! Grazie per l'incoraggiamento.

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  7. Beh, guarda io di sogni ne ho parecchi, se vuoi te ne regalo qualcuno.Però nessuno ha a che fare con la vita lavorativa.
    Perchè cerchi soddisfazione nel lavoro e non altrove? non è più efficace e più soddisfacente cercarla altrove?
    Se poi è lo stress o il rigetto del tuo lavoro che ti fa pensare questo, allora manda curriculum ovunque, così che qualcosa possa smuoversi e farti vedere tutto più chiaro.

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    1. Sì, sì regalami un sogno! Anzi no, qualcuno giorni fa mi ha detto che i sogni uno se li deve creare da solo e ha ragione.
      Perché non dovrei cercare soddifazione nel lavoro? Non sono più una bambina, ma di anni lavorativi davanti ne ho ancora molti. Come si può pensare di fare un lavoro che non ti appassiona? Per me è inconcepibile. Poi, in effetti ci sono altre cose importanti, ma otto ore abbondanti che non ti passano più sono un incubo! Il punto non è cambiare azienda. Se potessi metterei su qualcosa di mio insieme ad altre donne...sarebbe bellissimo! Dovessi mai aver bisogno di un ingegnere.... ;)

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  8. Ciao Alice dalla nascita, stavo cercando delle foto sul web e mi sono imbattuto nel tuo commento sulla "Distrazione"..ti scrivo solo per dirti che sono come te e i tuoi figli, "distratto" da sempre..spesso deriso (non sempre amichevolmente)..mia madre diceva :"Maurizio è nel suo mondo.." e anche da grande le allusioni non mancano. All'inizio la cosa mi infastidiva un po' ma col tempo ho imparato che i "distratti" probabilmente hanno una propensione particolare alla creatività o a qualcosa comunque di non convenzionale. Poi tutto sommato questa "distrazione" non mi ha mai creato problemi, ho sempre fatto il mio lavoro con attenzione, l'essere distratto appartiene più alla sfera dei miei pensieri, alle riflessioni..in più da ragazzo ho sempre avuto una passione per la musica che mi ha portato ad ulteriori "distrazioni"..
    Grazie per l'occasione che mi hai dato di parlare di questa cosa.
    Un saluto amichevole da
    Maurizio.

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    1. Ciao Maurizio
      grazie per la visita e per il commento.
      Tra distratti ci si riconosce vero? Anche a me la distrazione non ha creato grossi problemi. Certe volte mi infastidisce, ma in fondo in fondo è la mia natura e non mi dispiace.
      Grazie ancora, ciao

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