sabato 28 luglio 2012

Perché noi valiamo...se ci crediamo!

Raccolgo il consiglio de La solita mamma. E' nato tutto da questo primo post

La solita blogger ha parlato del sogno di molte blogger di trasformare il piacere di avere un blog in qualcosa di redditizio. Molte di noi hanno pensato almeno una volta: come sarebbe bello trasformare quest'attività così piacevole in un lavoro. Il buonsenso però ci ha portato subito con i piedi per terra perché è risaputo che sono pochi quelli che riescono nell'intento. La solita mamma, come Alice del resto, è cresciuta a "pane e modestia" e quindi, pur esprimendo la voglia di dare voce alle donne...perché noi valiamo!, sostanzialmente ha concluso il post con la consapevolezza che i sogni non costano...perché sono sogni.


Poi è scattato qualcosa. Da qui è stato tutto un crescendo. Qui e soprattutto qui. La Solita Mamma si è scatenata. Ha espresso il desiderio di volare.
La solita incantatrice ha lanciato la sfida: perché non lanciare idee, scambiarsi impressioni? Fare brainstorming insomma. Condividere idee, o anche solo un abbozzo di idee.

Poteva Alice farsi scappare un'occasione del genere? (Ma soprattutto, vuol dire qualcosa quando una persona comincia a parlare di sè in terza persona? Mah, sorvoliamo per il momento)

Sto leggendo un libro segnalato tempo fa da Mathilda Stillday. Il libro è "Mollo tutto (e faccio quello che mi pare) di John Williams. Se vi interessa potete visitare anche il suo sito www.screwworkletsplay.com

Il concetto di base è trovare il modo per essere pagati per giocare. Giocare in senso lato, però. Giocare nell'accezione di Williams vuol dire fare un lavoro che ci piace talmente che non lo percepiamo come un lavoro. Questo non significa che non ci si debba impegnare, però.

Potrebbe sembrare il solito bellimbusto di turno che promette mari e monti e guadagni super facili. Non è così. Nel libro ci sono un sacco di consigli e capitolo dopo capitolo vengono smontati addirittura 21 falsi miti.

Insomma, per chi come me ha bisogno di evadere un po' è un bel viaggio in un Universo parallelo dove puoi iniziare a sognare qualcosa di diverso.

Ho intenzione di tornare su questo libro, perché, a mio parere offre degli ottimi spunti per...cominciare. Bisogna pur cominciare da qualche parte. E iniziare da sè stessi è sempre il punto di partenza migliore.

Perciò, cara solita Simonetta, Alice è qui, speriamo che qualcuno ci segua in questa avventura. Non è il momento giusto forse, è tempo di partenze, ma mai rimandare le idee... anzi chissà che durante il relax delle vacanze non fiorisca davvero qualche buona idea.








4 commenti:

  1. Il libro è proprio quello ;D!
    Io credo che sia proprio il momento giusto per inventare: è il momento in cui le certezze consolidate dimostrano tutta la loro fragilità. Riduzioni di ore nel lavoro di sempre permettono di mettere in moto cervelli, di pensare fuori dagli schemi. Il web ci mette in contatto e di scambiarci opinioni. L'idea è un semino che ha bisogno di tempo, di acqua e tanta cura. Chi meglio di noi è maestra nell'arte della cura ;D!
    Un abbraccio Alice. Lascia il pensiero libero di volare...

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  2. Ti pare che io, con la testa fra le nuvole mi perda l'occasione di far volare i miei pensieri? Il problema, semmai è di tirarne fuori qualcosa di concreto. Ma in questa fase non ci interessa, vero? Spazio alle idee, così come vengono.

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  3. mi piace, mi piace! leggerò il libro e anche io voglio sognare di cambiare... e poi magari farlo davvero! ci sto, inventiamoci qualcosa, o almeno cominciamo a pensarci! che ne dite?

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    1. Grande Fioly. Ho intenzione di tornare sul libro, perché secondo me smonta certi blocchi mentali che ci costruiamo da soli. Al momento non ho idee concrete, ma sono contenta di aver trovato qualcun altro che vuole cominciare a pensarci. A presto.

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